Quelli che la soluzione la vedono a portata di scienza.
Quasi sempre appunto ingegneri ed economisti, cioè un paio di individui di mia conoscenza che rappresentano nel mio personale acquario l'intera classe degli ingegneri e degli economisti,
Essi sentenziano, dare più soldi alle scienze e alla ricerca tecnologica. Sfornare più ingegneri... QUESTA è LA SOLUZIONE COME FATE a NON CAPIRLO?
A me chi crede molto nella tecnologia, chi crede e spera in un futuro tecnologico, scartando i mezzi del presente, come se non vivessimo già nel futuro tecnologico rispetto a 20 anni fà, nella fantascienza rispetto a 45 anni fa, i neovetero positivisti mi pare semplicemente una fottuta paura della vecchiaia, una paura fottuta di morire, per cui si scappa in avanti, senza pensare davvero molto a vivere bene. In vacanza il tecnofilo se ne sta sotto l'ombrellone, come tutti. Con un touchscreen anzichè un libro. Un touch Screen è una specie di libro di mille generazioni dopo, è incredibilmente più tecnologico di un libro, ma non dice assolutamente niente di nuovo rispetto ad una pergamena. Il moccioso che lo usa, che sia un moccioso di 12 o 58 anni, e' forse più ricco e felice di prima, di chi sfoglia il libro? Manco poco? forse un po' più stupido, tanto per categorizzare un po' le spiaggie.
La ricerca scientifica ossessiva mi sembra tipica di chi cerca soluzioni che possano perpetuare un modo di vita problematico, piuttosto che evolvere ad un modo di vita più razionale e piacevole e consapevole, attraverso i mezzi che abbiamo, mezzi per altro incredibili. Il basilico, le zanzariere, i ventilatori, il giradischi. Dio mio il giradischi, e il pianoforte? e le lasagne? Il futuro è la bicicletta.
Inventare cose che vanno più veloce dell'occhio serve a perdere di vista le cose.
Mi sembra tipico di chi non vede che ormai abbiamo rinchiuso l'anima sotto un burka tecnologico, da cui spuntano fuori solo gli occhi e il JoyStick.
La tecnologia a nostra disposizione ci permette di parlare dal Polo nord a Bali in tempo reale e gratis. Ma per capirsi è meglio per entrambi saper parlare una lingua in comune. La nostra tecnologia permette a mia madre di chiamare mia zia, che vive a dieci gradini di distanza, senza dover fare dieci gradini e chissà quale altro vantaggio.
Ma un po' più di Hugo, di Dickens, di Kafka o Calvino o Cervantes aiuterebbero tutti ad aver bisogno di meno tecnologia, ad essere meno centrifughi, meno insoddisfatti dell'aria che respirano, meno compulsivi nei bisogni, nelle scelte.
La cultura umanista aiuta a capire la vita, e questo significa sia gestirla meglio che gustarla di più. La cultura umanista aiuta ad essere ricchi anziché cercare di diventare ricchi. E Aiuta a condividere dei valori prima che a Valere qualcosa, aiutando poi a valere davvero qualcosa e a non inseguire il guinness di Tetris.
Questo pensiero dividerà in due parti i lettori, probabilmente senza causare ferite, e cioè ogni lettore dopo questo bivio si troverà ancora con gli occhi uniti nella stessa parte. Dividerà in Coloro che lo trovano un pensiero terribilmente ingenuo, insufficiente, approssimativo, triste ancorchè ingenuo e baldanzoso, financo pericoloso. E Coloro che sono d'accordo. Questi ultimi guarda caso sono quelli che Balzac l'hanno letto e con gusto, che sanno come la vera ricchezza sia nel pensiero e che noi tutti viviamo ben al di sotto delle nostre possibilità di godimento, cercando, ed è un circolo vizioso, di compensare con palliativi materiali. Vogliamo la luna.
Ma un Dio che si dimostrasse una buona Madre direbbe
“La LUNA.... ADESSO VUOI LA LUNA, PRIMA FAI I CAPRICCI MA POI, POI COME TRATTI QUELLO CHE TI AFFIDO EH? GUARDA LA TERRA COME L'HAI RIDOTTA? E ORA LA LUNA VUOI!?
La vita spirituale di cui parliamo non è quella di un convento, che è molto spirituale ma pochissimo vita. al contrario è quella del beach volley o delle balere, dei cinema, della spiaggia, di goni conversazione a tavola, di tutti i momenti sociali o culturali messi in crisi da una tecnologia che ci permette di ignorarci molto più di prima salvo sentirci poi tutti terribilmente ignorati, vittime di un mondo sempre più egoista.
Non parliamo di San Francesco, ma anche si. Parliamo di un approccio meno confuso e ignavo, meno arrogante e triste alla vita. Meno pauroso. La paura, chiedetelo agli psicologi, che parte ha nelle società ricche? Quanto gli rende la vita più meschina, quanto gli costa, cosa produce in termini di danni sociali, quali dinamiche perverse innesca?
E vogliamo davvero scoprire una pillola contro la paura o vogliamo imparare a valutare le cose con sapienza e lucidità?
La paura si combatte leggendo Churchill e S' Agostino, Cervantes, meglio molto che individuando la proteina che il nostro pancreas consuma quando abbiamo paura.
L'Italia è un disastro per come culla la propria ricerca scientifica. Ma prendiamo un esempio di un paese che invece copre di soldi i propri scienziati, purchè inventino nuovi giochi per i ministri del gioco del paese stesso. Parliamo del regno Usa e getta, i ministri del gioco sono i militari che dal 1940 comandano il paese e i suoi inimmaginabili fondi stanziati per gli armamenti. Probabilmente 191000 volte di più di quanto sia stato stanziato, fino a Obama, per la produzione di energia pulita.
Hanno speso il deficit dell'Africa moltiplicato varie volte per arrivare sulla luna prima di altri. E a distanza di un bel po' di anni questo cosa ci ha aiutato a risolvere. Qualche scienziato avrà avuto la prova che l'idrogeno era più complice che colluso col BigBang...wow! Questo ha avvicinato di più l'umanità alla conoscenza di sé, alla sconfitta della mafia, all'intesa mediorientale? L'invenzione del Sapone per ora è stata molto più importante dello Shuttle. La traduzione di Lutero molto più importante dell'aria condizionata.
La cultura umanista aiuta a vedere le priorità Umane. E questo, chiedetelo al qualsiasi economista serio, è la base dell'economia. Mentre creare consumi non prioritari è sintomo di capitalismo sovraesposto.
Il lato umanista di Einstein fu più importante di quello scientifico allorché dopo aver contribuito alla scoperta dell'energia atomica disse: “Come verrà combattuta la terza guerra mondiale non lo so, ma la quarta la combatteremo con le clave.” Einstein, lo dimostrò tutta la vita aveva molta fantasia, capacità di astrazione, che proviene sempre massimamente dalla cultura umanista, anche nella scoperta della relatività dove mise insieme risultati di scoperte precedenti.. E Wilde disse il peggior crimine è la mancanza di fantasia” altro slogan superbo. Il crimine di scienziati che hanno contribuito a costruire bombe è stata quanto meno la mancanza di fantasia preconizzata da Oscar Wilde. Un Crimine orrendo.
Come evitare che se i soldi alla scienza arrivano da un governo questa non si appiattisca sulle scelte del governo? Forse i soldi alla scienza li dovremmo dare singolarrmente...il nostro slogan potrebbe essere Adotta uno scienziato.
No comments:
Post a Comment