Una
riflessione su Grillo il movimento e il sistema democratico Italiano
in particolare rivolta a coloro che, come Federico Pistono,
SINCERAMENTE pongono questioni di democrazia al movimento,
cerco
di essere rapido per rispetto del tempo di chi legge o ascolta e il
tempo é un protagonista invisibile di tutta la mia riflessione, ma
senza perdere di vista il contesto, il senso delle proporzioni, altro
leitmotiv della mia riflessione, perché questi due temi stanno alla
base dell'uso della rete: internet offre molto ma ruba anche
tantissimo TEMPO, lo frammenta col rischio di sgranare la percezione
complessiva del singolo, di azzerare il senso delle proporzioni, come
negli ultimi quadri di Monet, che per inseguire luce e fotoni non
poteva piú disegnare oggetti. La comunicazione deve seguire criteri
un po' piú palpabili. Quindi vi chiedo dieci minuti sperando di
aiutare a risparmiarne molti di piú
- Chi sono io e il mio rapporto col movimento5sSono solo uno. Un uomo con limiti e pulsioni, nato a Bergamo, vado pazzo per la letteratura, sono laureato in storia contemporanea, ho lavorato alla tesi in Australia, per un caso strano ho lavorato 5 anni nel cuore di mafia, all'aeroporto di Palermo tanto voluto da tano badalamenti ma dedicato ingiustamente ai golpisti falcone borsellino, poi a Milano ho lavorato come account per l'estero per progetti legati all'Enel, poi come copywriter, quindi ho lavorato in Asia due anni, ora sto a Berlino e faccio il cuoco, scrivo, suono la tromba, e non sono mai stato piú felice.Sono iscritto al m5s da anni, da quanto non ricordo, seguo Grillo da sempre e scrivevo su lui 7 anni fa , come puó vedere chi va al link http://smokinintheigloo.blogspot.de/ma quando ho voluto votare alle parlamentarie ho scoperto di non poterlo fare, non avevo mai autenticato la mia identitá e non permettono di farlo sotto elezioni. Mi é dispiaciuto ma penso che abbiano perfettamente ragione. Certo, ho pensato, avessero 10 persone in piú potrebbero considerare molti piú casi, ma appunto significherebbe creare una burocrazia e creare dei casi, perdersi in mille sfumature di grigio, non deve funzionare cosí, meglio delle regole tranchant, dei salvavita. Comunque io sono uno, che parla a nome proprio e non finge di essere portavoce di tanti, si vedrá poi sulla rete la credibilitá che mi si vuole dare e siamo al secondo punto.
- la democrazia in rete:questo concetto SULLA RETE UNO VALE UNO, che Grillo insegna al popolo meno internauta d' Europa e ora la parte meno internauta di questo popolo glielo rinfaccia, é inscindibile dall'altro concetto, ovvero che sulla rete si forma una credibilitá, piú rapidamente ed efficacemente che su qualsiasi altro mezzo, quindi uno vale uno al momento del voto, ma al momento della comunicazione OGNUNO VALE SE STESSO.Schifani é presidente del senato ma se apre un blog lo visitano meno che un blog di cucina macrobiotica, il suo valore istituzionale é sfalsato rispetto al sua utilitá di persona e sulla rete che é un acceleratore temporale lo scopriamo subito perché vaglia rapidamente ció che é utile. La tv é un rallentatore temporale, appartiene a pochi che ne curano i meccanismi in modo che l'acqua arrivi sempre a loro mulino. Berlusconi, reTV, insegna: se EmilioFede parla bene di me é acqua per il mio mulino, ma pure se Mai dire gol mi critica, nelle mie televisioni, l'acqua degli sponsor, che é buona ancor piú di quella del consenso diretto, arriva al mio mulino. Poi coi soldi degli sponsor io ci compro leggi, senatori, centravanti, gruppi editoriali e avvocati, tanti avvocati che mi permettano di pagare meno le leggi i senatori i centravanti e i gruppi editoriali e Siamo giá al punto terzo.
- il contesto, la Democrazia Italianaovviamente un argomento infinito, ma noi procediamo con una domanda tornasole sui rapporti di forza, perché dobbiamo appunto recuperare il senso delle proporzioni. Di solito una persona o in istituzione si possono giudicare dai suoi nemici.Chi sono i grandi nemici dell'Italia? L'italia é il paese dove nasce e prolifera la piú grande industria al mondo, la Mafia, con la sua struttura molto particolare. La mafia moderna nasce formata da 10 uomini per lo piú ricottari, 100 sottoricottari e un esercito di 10 mila ricattatori, killer estorsori che gestiscono droga, prostituzione, contrabbando. Come tutti i violenti, i mafiosi sono persone fondamentalmente infelici, fino al giorno che non trovano l'amore, l'anima gemella. La mafia la trovó nella politica, anch'essa piena di sanguisughe ma che non puntano a tante piccole estorsioni ma a quelle grosse, che succhiano alla fonte del denaro e del potere, la polizia anziché stanarli li scorta e per difenderli picchia la gente in piazza, la mafia si innamora pazzamente della politica, che é una candida evoluzione della mafia, come nel gabbiano johnatan livingston, una sorta di mafia2.0. E fu un lungo fidanzamento d'amore, anni bellissimi, qualche morto ogni tanto come Salvo Lima ma in quale fidanzamento non ci sono scosse d'assestamento, erano gli stessi anni in cui il futuro padrone d'italia, amico intimo del politico piú influente del paese, aveva un boss mafioso personale che gli accompagnava a scuola i figli. Amore vero tra mafia e grandi poteri. Ma poi arriva il pool antimafia, il vero nemico dell'Italia che vuole distruggere questo fidanzamento (il cui segreto idillio viene tuttora difeso persino dalla consulta che qualche giorno fa ha deciso per la distruzione delle telefonate Mancino Napolitano). L'italia é questo connubbio di mafiosi sublimati che influenzano televisioni, giornali, parlamento, ben coperti dietro una cortina spessa di mafiosi oldstyle, quelli che ogni tanto finiscono in galera, quelli il cui romantico capoccia Riina disse, le cose si stanno facendo pericolose, il fidanzamento é in crisi perché abbiamo smesso di conquistarci a vicenda, ci siamo impigriti, effeminati, ci diamo per scontati, riniziamo a fare botti, qui ci vuole un bel matrimonio con botti. Quindi dopo 30 anni di mafia fidanzata con lo stato si é consumato il matrimonio, nei botti per festeggiare ci si sono trovati Falcone e poi Borsellino che volevano distruggere l'idillio che regolava i rapporti di forza nel paese. Questo é il fenomeno principale del paese che spiega come il suo massimo rappresentante fino all'avvento di berlusconi, ovvero Andreotti, lo stesso che Moro dalla sua prigione maledisse, sia stato condannato prima a 23 anni di galera per mafia, poi prescritto in cassazione per aver commesso i fatti solo fino ad una certa data. Alla notizia della prescrizione l'intero parlamento si solleva commosso e gli stringe le mani, tutti in fila e questa é l'italia. L'Italia é quell' Andreotti quella DC, quel Cossiga, presidente della repubblica e senatore a vita che dice “certo che ci eravamo armati clandestinamente contro i comunisti”, e che dice anche “con questi dell'Onda studentesca bisogna fare come facevo io, due infiltrati che fanno casino e poi cariche di celerini, cosí queste maestrine imparano...” Insomma in due parole i nemici dell' Italia erano Falcone e Borsellino e chi li segue, per questo il paese li ha ammazzati e continua ad ammazzarli.Dopo questi due golpisti, che volevano fare una Norimberga al sistema senza aver vinto una guerra ci si mise un'altro giudice. All'apparenza meno istruito, meno sottile, una persona non cresciuta in cittá ma in campagna, ma nei fatti piú furbo e comunque piú fortunato, aveva capito cos'era che avrebbe potuto salvare i suoi colleghi, la loro visibilitá. Solo che non ne avevano avuto abbastanza, da vivi. Lui stesso stava cavalcando in qualche modo l'enorme visibilitá che si erano guadagnati loro morendo. Per questo Di Pietro, per primo, decise di mettere in televisione i processi, per salvarsi la vita. E per dare al popolo piú televisivo al mondo quello di cui aveva bisogno, enterteinment, sull'onda del quale riuscí QUASI a uccidere il sistema. Ma allora il sistema cercó di resistere con gli stessi mezzi, dato che i mezzi appartenevano quasi tutti a Re tv, e da uno dei personaggi piú noti ed eroici al mondo Dipietro divenne agli occhi del popolo piú televisivo del mondo, uno sgraziato, furbesco arrivista che muoveva il 2 o 3% in parlamento. Ma la madre dei golpisti é sempre in cinta e dopo DiPietro, avvicinandoci sempre un pó di piú vediamo un personaggio estremamente pericoloso, fa il giornalista, non emette direttamente condanne ma in un popolo tanto sanguigno le condanne a mezzo stampa hanno un certo effetto. Montanelli é morto defraudato della sua creatura e denigrando la destra liberale cui si era sempre sforzato di appartenere pur non avendola mai trovata. Dalla sua bottega peró esce questo rompicoglioni a cucú che sembra sapere sempre tutto e che pretende persino di dirlo. Il sistema non riesce a digerirlo, non riesce neppure ad infangarlo, anche perché chi meglio di un informatissimo giornalista conosce il sistema? Omen nomen Travaglio lo vorrebbero “sparire” in molti, ma anche lui ha troppa visibilitá ed evidentemente non si rende attaccabile sotto il profilo personale se non presso i tifosi accaniti del Milan. Ora il sistema che giá aveva tra i coglioni sto serio giornalista, di colpo si trova tra le palle uno che é pure peggio. In realtá é in giro da un bel pó, da prima di Travaglio , e lo hanno giá sbattuto nell'angolo un paio di volte, ma essendo un comico é una figura in qualche modo incomprensibile, inafferrabile per un sistema che la comicitá non la conosce perché é nato triste e vive morto succhiando la vita delle persone. Questo comico é capace di attrarre consensi in maniera tanto rapida, contagiosa e radicata, di destare le coscienze cosí inaspettatamente, che il concetto di colpo di stato che possiamo applicare a Falcone a DiPietro a Travaglio, con lui si inverte, quasi si ribalta, inizia davvero a far sembrare che il colpo di stato lo stiano facendo gli altri quelli che comandano, si trovano sulle loro poltrone spiazzati scomodi, cambiano chiappa sulla sedia, mugugnano, come se non fossero cosa loro quelle poltrone, quei grandi capi tribú, il cui Motto da sempre é COSA NOSTRA Grillo osa chiamarli dipendenti pubblici. Vuole tagliere stipendi ai supermanager e ai politici, considera aria e acqua un bene pubblico, vuole levare alla famiglia Benetton la gabella delle autostrade, vuole rimandare al mittente tutti i contratti per il nucleare, per i ponte, per la Tav, gli inceneritori, vuole mettere VERI organismi di controllo alla finanza e alle grandi imprese per evitare altre Cirio Parmalat, vuole levare finanziamenti pubblici a giornali, vuole frenare gli armamenti, estendere il diritto all'informazione per nascita, dare un salario di sopravvivenza come in ogni paese d' Europa tranne in quelli quasi falliti. Fare eleggere i rappresentanti direttamente, É talmente spiazzante che persino Dipietro e Travaglio, amici suoi, lo trovano un tantinello eccessivo.
- Il sistema reagisce contro l'antidemocratico Grillo con domande "urgenti"
Importante:
nonostante il tono accusatorio esse non sono tecnicamente accuse,
nessuna di esse implica un reato neppure morale, Grillo non fa
niente che non possa fare, e non fa niente di nascosto anche se
l'accanimento contro lui sembra suggerirlo di continuo, sembra voler
compensare il mancato accanimento contro Berlusconi di coloro che
adesso definiscono Grillo un incrocio tra Bossi prima maniera e
Gabibbo. Comunque, in un paese come quello sopradescritto, un intero
sistema di potere che vuole annientare grillo come primo obiettivo,
cosa fa? Certo va a vedere se ha ritirato lo scontrino ogni volta
che ha comprato un bicchiere di latte fresco alla baita, va a vedere
se sua zia si faceva, ma poi cosa fa? Il gruppo di potere piú
compatto al mondo (come dimostra la mappa del potere pubblicata
proprio da Grillo) dove per vincere un elezione si puó comprare 4 o
5 regioni a 50 euro al voto, o con sacchetti della spesa, un paese
dove si sguinzagliano gli Sgarbi contro al giudice perché la sua
scorta ha investito una persona o solo perché ha i calzini azzurri
come reagisce?
Alla
luce di quanto detto, niente di piú probabile che le centinaia di
voci che cercano di smontarlo sul web, queste centinaia di utenti
che camminano tra i suoi germi come novelli pieroangela, non siano
utenti “reali” ma altrettanti saccheti della spesa, sgarbi senza
faccia e in versione economica. Certo gli fanno sponda anche i
milioni di allenatori italiani che ogni volta avrebbero fatto meglio
di chi ha creato la squadra dal niente, senza soldi e l'ha portata a
vittorie impensabili, cosi´pure gli fanno sponda l'intellighenzia
piú snobisticamente acconchigliata in se stessa che si conosca al
mondo, quegli Scalfari che pur avendo combattuto Craxi e Andreotti,
come li ha combattuti Grillo, ora, sonnambuli nell'italia di sgarbi,
Gasparri e Dell'utri, definiscono Grillo il peggio dell'italiano.
Fanno pensare con un datore di lavoro che promuove inceneritori.
Scopo
di queste domande non é avere una risposta, ma frammentare il tempo
dell'avversario e la concentrazione dell'opinione pubblica, per cui
si creano domande che non valgono il tempo che rubano e si fanno
rimbalzare in rete, cercando di inquinare la sorgente che piú lo
sostiene, e questi campioni dello status quo dicono che ogni non
risposta é prova di antidemocraticitá, questi mostri cercano di
annullare il senso delle proporzioni ingrandendo all'inverosimile i
germi nella saliva di grillo che a loro volta sembrano mostri, tutto
per guadagnare o meglio rubare altro tempo, tempo, tempo, ancora il
tempo, sempre il tempo, tanto piú prezioso per chi per esempio in
questi giorni vive in camper raccogliendo firme , insomma c'é gente
che pagherebbe e probabilmente paga perché si uccida il grande
alleato di Grillo, il TEMPO. La rete é un acceleratore temporale e
allora bisogna frammentarla smerigliarla drogarla. Non facile perché
appunto Internet non é la tv, non é la stampa, ha un metabolismo
velocissimo e si disfa delle tossine rapidamente, per ogni falsa
questione posta a Grillo ci sono diecimila persone che rispondono a
tono, vengono bollati con facili etichette come fanatici, ma chi
predica la libera informazione é TENDENZIALMENTE un antifanatico
naturale, perché non accetta un sistema chiuso necessario al
fanatismo. Ogni discussione innescata in internet contro di loro
rischia di ottenere l'effetto opposto, cioé di svegliare coloro che
sono sinceramente interessati alle soluzioni piuttosto che al tifo
calcistico.
Quindi
gli si chiede, dove finiranno i soldi per le comunicazioni?
Grillo guida il il treno della comunicazione, il trenino su cui in
tanti ora gridano come bimbi in gita l'ha inventato e costruito lui,
lo tiene lui sui binari...la Sua credibilitá é la locomotiva che
ha portato il treno a questa velocitá, il 18 %in Sicilia! Gli
eletti gestiranno la politica ma lui gestisce la comunicazione.
Grillo e Casaleggio, suo manutentore come tramvieri sono
EVIDENTEMENTE eccezionali, poi alle singole stazioni i passeggeri
potranno fare quello che vogliono, ma non ci saranno piu´vagoni
regali per pochi eletti, si potrá viaggiare comodi e in maniera
economica, si salirá sul treno solo se si dimostra che si é
interessati al progetto e non alla carriera.
Si
insinua che Grillo si tenga i soldi, oppure permettera a Casaleggio
di tenerseli? Non da ieri ma da 20 anni Grillo riempie i
palazzetti senza aiuto di nessuno, non per fini politici ha deciso
di destinare una cifra ingente per l'acquisto di un telescopio e uno
spazio nei suoi spettacoli allo scienziato Montanari, poteva solo
dare risalto al caso, invece ci ha messo il suo tempo e il
portafoglio.
GRILLO
é un ducetto e chiunque non sia d'accordo con lui, fuori dalle
palle... Grillo ha espulso, una persona che dopo aver
contravvenuto a regola scritta nel codice etico, piccata da una
metafora, ha detto che lui é un maschilista figlio della peggior
cultura Berlusconiana, cioé quella di
BondiFedeSgarbiBriatorePreviti Dell'Utri, mafia prostituzione
minorile massoneria ...ora il movimento candida cosí tante donne
che le quote rosa finiscono per penalizzarle? E non sono neppure
veline. Favia idem, ha detto delle cose in un intervista e il
contrario 5 minuti dopo allo stesso giornalista, quindi oltre al
fatto che anche se non é un completo idiota é comunque un
individuo immorale, ha praticamente detto: io non credo nel
movimento, chi l'ha fondato sta facendo cose che puzzano poco
chiare, la conseguenza dovevano essere le sue dimissioni invece
niente, ha preferito vivere la gloria della vittima incolume...
Si
dice che sia impossibile intervistarlo ma lo hanno intervistato
giornali di tutto il mondo.
Si
dice che non voglia il confronto eppure quando lo ha chiesto lui a
Bersani é Bersani che ha rifiutato
L'unica
questione che pare sincera, l'osservazione piú tecnica, postata da
FedericoPistone, perché non affidarsi ad un server Open source
invece che a quello creato da Casaleggio? A tanti piace come
proposta e se ne deve parlare, sebbene a chi affidi il Blog il suo
creatore siano fattarelli suoi, ma comunque, cambiare le ruote in
corsa non é mai sembrato facile, se mancano tre giri alla fine
della gara e si mette a piovere, e sei tra i primi, che fai ti butti
nei box?
Conclusione
Data
l'implosione del sistema (che solo lui aveva previsto, giá cinque
anni fa, mentre gli esperti vedevano l'uscita dal tunnel...) ora
Grillo si trova in una corsa disperata per gestire il consenso, cosa
difficile ovunque ma in italia, dove come diceva Enzo Ferrari ti
perdonano tutto tranne il successo, ecco tanti anche tra gli “amici”
che gli danno ogni tipo di democratica lezione. Affidi il blog ad
una societá di comunicazione informatica é pazzesco, neppure
Orwell avrebbe immaginato tanto! Che non hai ancora creato una
perfetta web democrazia, ma anche se sei il primo che ne ha parlato
e che cerca di farlo noi ti buttiamo addosso pietre perché se non
possiamo essere te almeno vogliamo brillare della tua luce ed essere
coloro che ti venderanno per 30 denari